Principi

In tutti gli interventi il nostro primo obiettivo è il sostegno alla persona.

Siamo convinti che anche nei contesti sociali più difficili ogni possibile mutamento debba passare attraverso la crescita e la libertà di scelta individuale nel rispetto dei diritti universali dell’Uomo.

Non abbiamo quindi l’ambizione di decidere che cosa debba diventare un determinato contesto sociale ma di offrire alle persone gli strumenti perché i cambiamenti e le scelte si possano verificare a partire dall’interno, liberamente e consapevolmente.

Riteniamo che lo strumento più potente per una siffatta crescita sia una istruzione corretta, obiettiva e libera, come libere devono essere e restare le persone, fuori da condizionamenti ideologici o politici e da giudizi sulle persone e sulle loro vite.

Pertanto, i nostri sforzi sono diretti essenzialmente ad offrire istruzione e a garantire salute e condizioni di vita dignitose.

Ogni nostro intervento prevede ampia condivisione e partecipazione da parte della comunità a cui è rivolto, senza imposizioni o preconcetti di nessun tipo, offrendo semplicemente aiuto ai più deboli ed indifesi, come i bambini.

Ma il Gruppo Quetzal non è una associazione filantropica, o umanitaria; o meglio, non è “solo” questo. È una associazione di ispirazione cristiana e cattolica, e come persone di fede abbiamo l’impegno di far corrispondere alla fede opere concrete, che con la fede siano in coerenza ed armonia, nella convinzione che “Lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio, nel gesto della preghiera, cristiani mossi dalla consapevolezza che l’amore pieno di verità, caritas in veritate, da cui procede l’autentico sviluppo, non è da noi prodotto ma ci viene donato. Perciò anche nei momenti più difficili e complessi, oltre a reagire con consapevolezza, dobbiamo soprattutto riferirci al Suo amore. Lo sviluppo implica attenzione alla vita spirituale, seria considerazione delle esperienze di fiducia in Dio, di fraternità spirituale in Cristo, di affidamento alla Provvidenza e alla Misericordia divine, di amore e di perdono, di rinuncia a sé stessi, di accoglienza del prossimo, di giustizia e di pace. Tutto ciò è indispensabile per trasformare i “cuori di pietra” in “cuori di carne” (Ez 36,26), così da rendere “divina” e perciò più degna la vita dell’uomo sulla terra” (Benedetto XVI, Caritas in Veritate)

La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda” (S. Paolo, Lettera ai Romani, 12,9-10)

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