Honduras

Nell’immaginario collettivo di noi Italiani, l’Honduras è  il paese dell’Isola dei Famosi: un paradiso naturale, con un mare stupendo e paesaggi incontaminati. L’Honduras è anche quello, ma per la popolazione locale la vita quotidiana è ben diversa da quella che ci ha mostrato la TV.

Popolazione


L’ Honduras   è una Repubblica Presidenziale  di  112.000 km²,  con 7 Milioni di abitanti con capitale   Tegucigalpa.  È il secondo paese più povero delle Americhe ed è anche un paese molto violento.  Arrivati la prima volta in Honduras, provenienti dal Guatemala, siamo stati colpiti dalla scorta armata che ha accompagnato tutto il viaggio il nostro autobus di linea, e poi dalla quantità di armi esibite  dai ragazzi con la stessa disinvoltura con cui esibiscono i telefonini.

Solo nel 2011, il governo in carica ha lanciato un piano per aumentare la “sicurezza” della popolazione o, per lo meno, diminuire l’incredibile numero di omicidi che ogni anno avvengono, numero che rende l’Honduras tra i paesi più insicuri del mondo.
La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma nelle Islas de la Bahía prevale la lingua inglese. Nelle regioni dell’entroterra si parlano anche lingue indie (miskito, sumu paya, lenca e garifuna).

Economia


L’Honduras è ancora oggi uno dei paesi meno sviluppati e industrializzati dell’America centrale. Il PIL è fermo a  740 Dollari pro capite  (113º posto della classifica mondiale).  Questo dato è ancora più drammatico se si tiene conto degli squilibri socioeconomici, con  l’80% della ricchezza  controllata da sole dieci famiglie.  Famiglie che oltre al potere economico dominano anche, ovviamente, la scena politica.

Sul piano Industriale,  l’Honduras é considerato un paese “low cost” nel quale le multinazionali europee, americane, ma anche indiane e cinesi,  trasferiscono lavorazioni a basso valore aggiunto.

Una inflazione  al 20%  ed una forte disoccupazione completano il quadro.

L’intervento del Gruppo Quetzal


In questa terra difficile, hanno avviato la loro missione, nel 2004, le Suore del Cenacolo Domenicano, a San Pedro Sula. E’ una città situata nella zona nord-occidentale del Paese, nella Valle Sula.

E’  la seconda città più popolosa dello stato dopo la capitale Tegucigalpa ed è reputata il cuore economico del Paese.  Per questo motivo, più di un milione di persone si è riversata sulla città e vive in immense baraccopoli alla periferia, senza acqua corrente né fognature, né assistenza sanitaria.

L’intervento del Gruppo Quetzal, di sostegno alle tante iniziative delle suore del Cenacolo Domenicano, si è quindi incentrato sul sostegno ai più deboli, i bambini.  Bambini che vengono abbandonati da genitori viventi ma  troppo provati dalla vita per sentire ancora un senso di responsabilità, o che rimangono orfani. Bambini che vanno protetti (da qui l’iniziativa della Casa di accoglienza), curati nutriti e formati.

Ma le Suore del Cenacolo Domenicano,  grazie al sostegno economico alle Adozionia Distanza ed a progetti mirati del Gruppo Quetzal,  hanno avviato anche iniziative di formazione per gli adulti: scuole “del fine settimana”, doposcuola per ragazzi ed altro ancora.

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