Relazione annuale 2012 – 2013

Carissimi soci, carissimi sostenitori, come ogni anno è arrivato il momento di un consuntivo. Molto volentieri assolviamo a questo compito, presentando le nostre attività 2012 – 2013, che hanno visto sia un consolidamento dei progetti già in corso che l’avvio di progetti nuovi.

Nuovi progetti

Albania

Il nostro referente in Albania è il dr. Eduard Mone, pediatra presso l’ospedale regionale di Valona. Tramite il dr Mone e su sua sollecitazione, sono stati definiti e avviati i progetti di seguito brevemente descritti.

  1. Sostegno Centro Persone Disabili di Valona. Secondo accordi con la direttrice, abbiamo avviato un sostegno mirato ad assicurare il necessario per igiene ambientale e personale dei residenti (tutti stabili). Questo ha consentito il recupero di risorse per una adeguata alimentazione ed eventuali altre necessità (salute). Abbiamo anche fornito al Centro materiale elettrico (stufe, ventilatori, lampadine basso consumo, coperte, lenzuola, abiti, ecc) per rendere più vivibile la struttura, che riceve mediamente dallo stato e dal comune circa il 50% del necessario.
  2. Avvio sostegno Orfanotrofio di Valona con interventi diagnostici e terapeutici relativi a disturbi di sviluppo 0 – 6 anni, soprattutto 0 – 3. Gli interventi sono stati realizzati in collaborazione con le suore Francescane Alcantarine di Valona che coordinano a loro volta un gruppo di volontari locali, studenti in psicologia e pedagogia, che con cadenza plurisettimanale trascorrono alcune ore con i bambini e supportano il personale nella loro attività. Sono stati inoltre coinvolti un NPI, una FKT, due psicologhe per brevi incontri di formazione e aggiornamento per il personale dei due istituti (Disabili e orfanotrofio). I primi risultati sono stati molto incoraggianti, con recupero di due bambini in particolare con chiari e significativi segni riconducibili allo spettro autistico.
  3. Sostegno missione Francescana. Fotocopiatrici e materiale didattico. Le suore hanno una fondamentale funzione di coordinamento e collaborazione nel progetto per l’orfanotrofio.

Prospettive

  • proseguire con sostegno al Centro Disabili
  • 29/6/2013 – 4/7/2013 : Corso di aggiornamento e formazione professionale per medici e personale di assistenza ai bambini e adolescenti con problemi di sviluppo
  • proseguire e sviluppare sostegno Orfanotrofio in collaborazione con suore Francescane Alcantarine per quanto attiene il coordinamento di un gruppo di volontari locali che vengono associati da giugno 2013 in avanti come volontari del Gruppo Quetzal e definiti come “Ala di riserva”.

Costa d’Avorio

  • Sostegno alla missione Domenicana di Yamoussoukro, fortemente integrata con la popolazione locala e impegnata sia in ambito formativo (università) che lavorativo (attività agricole e zootecniche). Il nostro sostegno consiste per il momento nella partecipazione all’acquisto di un trattore (su loro richiesta); nel 2012 abbiamo inviato 5,000 euro e quest’anno invieremo la stessa cifra. Il totale è comunque insufficiente per l’acquisto.

Guatemala

  1. Nel 2012 abbiamo pressoché concluso il primo progetto di sostegno a distanza sia perché la maggior parte dei bambini avevano terminato il ciclo scolastico di base sia perché non avevamo più in loco un riferimento stabile e attendibile. La concomitanza dei due fattori ci ha spinto a concentrare l’attenzione sul progetto adozioni in Honduras e ad avviare un nuovo progetto strutturale di tipo didattico e formativo in altra località del Guatemala, a Jubuquito, nel dipartimento di Los Amates, disponendo in tale comunità di una persona di fiducia. Abbiamo quindi realizzato la scuola dedicata a Mons. Gerardi, unica struttura scolastica in un’area interna e isolata al confine con l’Honduras, che comprende non meno di trecento bambini. La scelta di dedicare la scuola a Mons. Gerardi, accolta molto favorevolmente dalla popolazione, appare oggi particolarmente significativo. Infatti oggi è in atto l’ennesimo tentativo di negare e ribaltare la verità storica e di offendere la memoria di Mons. Gerardi e dei tanti martiri che in Guatemala soprattutto, hanno dato la loro vita.
  2. Realizzazione chiesa di S. Isabel, nel villaggio di S. Isabel, dipartimento di Los Amates. Abbiamo accolto di buon grado sia la richiesta della gente del luogo che la disponibilità di alcuni donatori. La chiesa è stata inaugurata e benedetta il 17 novembre 2012.

Prospettive

  • Proseguire con il completamento della scuola
  • Definire un progetto a sostegno delle attività didattiche e della nutrizione degli alunni

Honduras

Certamente la realtà più difficile e complessa, che rappresenta  per noi l’ambito di maggior impegno economico, organizzativo e progettuale. In Honduras camminiamo di pari passo alla comunità del Cenacolo Domenicano, di cui abbiamo qui la superiora generale e l’economa. In Honduras s Teresa si occupa, insieme ad alcuni validissimi collaboratori locali, della conduzione del progetto di aiuto a bambini e ragazzi mediante le risorse provenienti dalle adozioni a distanza. Il progetto, noto come Paso a Paso, sta andando incontro ad una riorganizzazione.

  1. Nel 2012 è stato sviluppato il progetto Paso a Paso (adozioni a distanza) per la tutela e la promozione di infanzia e adolescenza. Gli obiettivi principali sono stati il sostegno scolastico, alimentazione e salute. Le difficoltà sono state davvero tante, soprattutto sul piano organizzativo che sul piano della sicurezza. Sul piano logistico-organizzativo il problema più grande è stato gestire adeguatamente i circa cento bambini del progetto accogliendoli tre volte alla settimana nella casa Suyapa per lo svolgimento di tutte le attività previste (alimentazione, controlli medici, sostegno scolastico, attività pratiche e applicative). Sarebbe stato necessario un pullmino che però non siamo riusciti a recuperare; i costi del nuovo sono troppo alti per noi. Le difficoltà sono andate aumentando per via dell’incontenibile aggravarsi della condizione sociale di violenza diffusa, che fa sì che oggi S. Pedro Sula sia considerata la città più violenta del mondo. Sr Teresa e collaboratori devono ormai affrontare pedaggi, taglieggiamenti, minacce e rischi di ogni genere, legati anche ai continui scontri tra bande armate e polizia. L’altro forte problema evidenziato è stato il triplicarsi del costo della vita nel giro di un anno. I due fattori rendono ormai impossibile proseguire con il progetto così come era cominciato.
  2. IHER. Anche questo progetto, che non è direttamente gestito da noi ma a cui assicuriamo una significativa partecipazione, soffre delle stesse difficoltà descritte per la gestione delle adozioni a distanza. Alcuni ragazzi sono stati uccisi, più di una ventina sono scomparsi e la prosecuzione diventa sempre più difficile, sia per i ragazzi che per insegnanti e per sr Teresa. Seguiremo l’evoluzione di questo aspetto e riparleremo insieme delle eventuali variazioni. Anche per questo progetto sarebbe auspicabile trovare un luogo adeguato, un luogo che serva a proseguire in tutte le attività che prevedono la partecipazione della nostra associazione e del cenacolo domenicano, e che possano proseguire anche nella eventualità che sr Teresa, per necessità insindacabili della congregazione, possa essere trasferita altrove.

Prospettive

E’ indispensabile una riorganizzazione del progetto, che deve essere più snello, più facilmente gestibile, più sicuro e più economico. Abbiamo già abbozzato una ipotesi di riorganizzazione che prevede di concentrare gli sforzi sugli aspetti educativi e preventivi soprattutto a livello familiare, con il coinvolgimento più attivi dei genitori, e sull’aspetto alimentare.

 

In conclusione, è stato un anno di consolidamento di attività già in corso, mentre nuovi progetti hanno preso il via. Stupisce vedere quante cose riusciamo a fare con così poche risorse,  e quante difficoltà crescenti dobbiamo affrontare di mese in mese, direi ormai di giorno in giorno. Ne abbiamo accennato con estrema sincerità. Si tratta di difficoltà economiche, organizzative, decisionali, programmatiche. Ma andiamo avanti, con la tenacia e la perseveranza che ci contraddistingue, e con i momenti di scoramento che non mancano di certo. Andiamo avanti per tutti quelli che ripongono in noi una parte delle loro speranze, e che di noi si fidano e ci donano la loro amicizia; proseguiamo con la volontà di non deluderli, di non abbandonarli, offrendogli le poche opere di cui siamo capaci e la nostra preghiera, sicuramente lo strumento più potente di cui disponiamo. Perché nulla si può senza Cristo, e più andiamo avanti nella esperienza della nostra associazione e più profondamente sentiamo questa immensa verità, l’unica immutabile e davvero salvifica.
Grazie sinceramente a tutti, a tutti quelli che ci seguono e ci sostengono, nonostante le nostre mancanze e i nostri limiti, e grazie anche a coloro che ci hanno abbandonato e che ci hanno criticato, consentendoci di crescere e di correggere eventuali errori.

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